mercoledì 21 gennaio 2015

RESTAURARE UN MOBILE: COSA FARE COME PRIMA COSA

La prima cosa da fare quando si inizia un lavoro di restauro di un vecchio mobile e togliere tutte le cerniere, le serrature e gli eventuali fregi in metallo, che andranno puliti a parte con gli appositi prodotti che si trovano normalmente in commercio oppure immergendoli nell'aceto. Cercate di usare una certa cura nel togliere queste parti perché sarebbe bene conservare anche i chiodini e le viti originali in modo da riutilizzarle in sede di rimontaggio.
A questo punto, se il mobile è particolarmente sporco si dovrà procedere con un buon lavaggio utilizzando acqua calda e bicarbonato e spazzolando bene con una spazzola di saggina  e poi risciacquate bene con il getto dell'acqua. Solo quando sarà perfettamente asciutto si potrà procedere alla rimozione degli eventuali strati di vernice rimasti
Quando avremo riportato il legno del mobile al suo aspetto naturale dovremo porre rimedio ai danni provocati dal tempo e dall'incuria: crepe, fori, rotture, ecc. In tutti questi casi si può ricorrere a prodotti esistenti in commercio e specificamente creati per ripristinare parti mancanti di legno oppure si può fare una pasta di legno casalinga con vinavil e segatura. 
Una volta posto rimedio a tutti i danneggiamenti subiti dal mobile nel tempo si può passare alla finitura del lavoro. La prima operazione da compiere è una buona carteggiatura usando carta vetrata fine (120) in modo da rimuovere le fibrille superficiali del legno che si saranno inevitabilmente alzate dopo la sverniciatura e il successivo lavaggio del mobile.
Per la finitura di un mobile dopo un restauro sconsigliamo l’uso di turapori o di vernici Per ottenere nuovamente il fascino del mobile antico è sempre meglio ricorrere a prodotti tradizionali come la gommalacca o la cera. La gommalacca da una finitura lucida e piuttosto brillante; si stende a tampone o a pennello dopo aver diluito in soluzione alcolica il prodotto.
La cera invece offre una inconfondibile finitura lucida ma non brillante, tipica dei trattamenti all’encausto. Quando si parla di cere per encaustica si intendono prodotti trattati all'essenza (non emulsionanti contenenti acqua) che consentono un trattamento sia profondo che superficiale del legno, proteggendolo anche dall'aggressione di muffe e tarli. Inoltre con questo tipo di trattamento i pori del legno vengono riempiti dalla stessa cera che, essendo un prodotto all’essenza, mantiene schiacciate le fibrille del legno, rendendo subito la superficie liscia e vellutata al tatto.

martedì 17 settembre 2013

RESTAURO MOBILI IMPIALLACCIATI

La prima cosa da fare quando si inizia un lavoro di restauro di un vecchio mobile e togliere tutte le cerniere, le serrature e gli eventuali fregi in metallo, che andranno puliti a parte con gli appositi prodotti che si trovano normalmente in commercio oppure immergendoli nell'aceto. Cercate di usare una certa cura nel togliere queste parti perché sarebbe bene conservare anche i chiodini e le viti originali in modo da riutilizzarle in sede di rimontaggio.
A questo punto, se il mobile è particolarmente sporco si dovrà procedere con un buon lavaggio utilizzando acqua calda e bicarbonato e spazzolando bene con una spazzola di saggina  e poi risciacquate bene con il getto dell'acqua. Solo quando sarà perfettamente asciutto si potrà procedere alla rimozione degli eventuali strati di vernice rimasti
Quando avremo riportato il legno del mobile al suo aspetto naturale dovremo porre rimedio ai danni provocati dal tempo e dall'incuria: crepe, fori, rotture, ecc. In tutti questi casi si può ricorrere a prodotti esistenti in commercio e specificamente creati per ripristinare parti mancanti di legno oppure si può fare una pasta di legno casalinga con vinavil e segatura. 
Una volta posto rimedio a tutti i danneggiamenti subiti dal mobile nel tempo si può passare alla finitura del lavoro. La prima operazione da compiere è una buona carteggiatura usando carta vetrata fine (120) in modo da rimuovere le fibrille superficiali del legno che si saranno inevitabilmente alzate dopo la sverniciatura e il successivo lavaggio del mobile.
Per la finitura di un mobile dopo un restauro sconsigliamo l’uso di turapori o di vernici Per ottenere nuovamente il fascino del mobile antico è sempre meglio ricorrere a prodotti tradizionali come la gommalacca o la cera. La gommalacca da una finitura lucida e piuttosto brillante; si stende a tampone o a pennello dopo aver diluito in soluzione alcolica il prodotto.
La cera invece offre una inconfondibile finitura lucida ma non brillante, tipica dei trattamenti all’encausto. Quando si parla di cere per encaustica si intendono prodotti trattati all'essenza (non emulsionanti contenenti acqua) che consentono un trattamento sia profondo che superficiale del legno, proteggendolo anche dall'aggressione di muffe e tarli. Inoltre con questo tipo di trattamento i pori del legno vengono riempiti dalla stessa cera che, essendo un prodotto all’essenza, mantiene schiacciate le fibrille del legno, rendendo subito la superficie liscia e vellutata al tatto.

FERRAMENTA

SERRATURE, MANIGLIE E CERNIERE

Il mobile non è composto solo da legno ma anche da ferramenta, vale a dire cerniere, serrature e maniglie, a volte la ferramenta non è tanto rovinata, ma lo è il legno sottostante; in questo caso bisogna smontare la cerniera o maniglia o serratura, si pulisce bene la parte sottostante al pezzo smontato, e, se i fori delle viti o chiodini sono diventati troppo grandi si allargano leggermente con un trapano e si inserisce, incollandolo con colla vinilica, un tondino di legno duro, si pressa bene e si lascia asciugare appoggiando sopra un peso o utilizzando un morsetto.
Una volta asciugato, si taglia il tondino a filo e si leviga dopo di che bisogna praticare di nuovo i fori (devono essere ovviamente un po’ più piccoli della vite che dovrà entrare).
Se si tratta di chiodi, non è necessario fare i fori con il trapano.

La ferramenta se è arrugginita può essere pulita usando lana d’acciaio fine (la paglietta che le nostre nonne o bisnonne usavano per lavare le pentole) una volta pulita si può proteggere utilizzando olio di lino.

Se si devono cambiare le parti metalliche, conviene fare una ricerca sui mercatini d’antiquariato, se si vogliono utilizzare pezzi nuovi si possono anticare passandoli sulla fiamma (se anche quello recuperato sul mercatino dell'usato vi sembra troppo lucido per il vostro mobile e volete anticarlo un po', fate attenzione che tratti di ferro, perchè, a volte, nei mercatini si trovano placche di stagno o simile e passandole sulla fiamma si deformano!).



martedì 10 settembre 2013

STESURA DELLA GOMMA LACCA E CERATURA

Siamo arrivati alla parte finale del restauro: la stesura della gomma lacca

I negozi specializzati vendono la gomma lacca liquida già pronta da stendere (si diluisce con alcol a 95°)

Io per stenderla utilizzo il pennello a setole morbide e diluisco molto la gomma lacca, fate attenzione a stenderla seguendo la venatura e non passate due volte il pennello dove avete gia steso la gommalacca perché prima di dare la seconda mano deve essere molto asciutta.

Per ottenere il massimo effetto dopo la prima mano sarebbe buona cosa levigare di nuovo il mobile con la carta vetro molto fine (400 o più), dopo stendete un'altra mano di gomma lacca questa volta meno diluita.

Quando il mobile sarà ben asciutto potete passare alla ceratura utilizzando cera d’api (la trovate nei negozi specializzati in restauro ma anche nei colorifici)

Utilizzate un panno morbido per stendere uno strato abbondante di cera sul mobile strofinando finchè non sarà assorbita tutta ed il mobile non avrà un aspetto lucido.


PIGMENTAZIONE O TINTEGGIATURA

Pigmentazione o tinteggiatura

Ora dovete fare in modo che i pezzi nuovi inseriti nel mobile abbiano lo stesso colore, per fare questo io preferisco utilizzare il mordente ad acqua.

Si tratta di una polvere che potete trovare nei colorifici; si diluisce in acqua, la quantità di polvere dipende dal colore più o meno scuro che volete abbia il vostro mobile.


Una volta stabilito il colore stendete su tutto il mobile con il pennello il liquido ottenuto; più mani stenderete e più il colore sarà scuro.
Lasciate sempre asciugare la prima mano prima di stenderne un’altra.

LAVORI DI FALEGNAMERIA

Ora passiamo ai lavori di falegnameria, cioè ripariamo le parti rotte o mancanti

 Buchi e fessure

Se si tratta di piccoli buchi o fessure potete usare gli stucchi da legno che ci sono in commercio, ce ne sono di vari tipi.
Se invece sono girando è meglio usare un altro tipo di stucco, che potete fare facilmente in casa e con poca spesa. Ecco cosa occorre:
vinavil e segatura molto fine (io di solito la chiedo al falegname)

PROCEDIMENTO
Versate la segatura in un contenitore, versate il vinavil e mescolate bene, non esagerate con il vinavil, deve essere un impasto “legnoso” perché poi dovrà essere carteggiato.

Ora che avete il vostro stucco casalingo potete procedere alla stuccatura del mobile tenete presente che, se il buco è molto grande potete inserire anche pezzi di legno. Stendete lo stucco con la spatola e premete molto bene. Ricordate che la parte stuccata prima di essere livellata con un pialletto e carteggiata deve essere molto asciutta, perciò aspettare come minimo 24 o 48 ore (se avete usato molto stucco vi potrebbe capitare che in superficie è asciutto, ma in profondità non lo è ancora).

Affossamenti

Se il mobile presenta dei piccoli affossamenti dovuti a “botticine” da trasloco o spostamenti, potete utilizzare questo metodo: posizionate uno straccio da cucina bagnato e ben strizzato sul punto dove c’è l’affossamento e passateci sopra con un ferro da stiro caldo, facendo attenzione che lo straccio sia ben umido per evitare bruciature. Questa operazione va eseguita fino a quando l’ammaccatura sarà poco visibile o scomparsa del tutto.

Falegnameria

Se si tratta di lavori di falegnameria vera e propria è possibile che vi dobbiate rivolgere al falegname, questo dipende dalla manualità che avete a lavorare il legno.

Se si tratta di sostituire le guide mancanti o rovinate di un cassetto è sufficiente tagliare un listello di legno uguale alla giuda/scanalatura esistente sul cassetto, poi, con la pialla la perfezionate fino a che non entrerà bene nella scanalatura del cassetto; il passaggio successivo sarà il fissaggio della guida che farete utilizzando vinavil e chiodini piccoli (quelli senza “testa” che entrano completamente nel legno)

Se vi capita di dover inserire un pezzo mancante potete procedere così:
regolarizzate il più possibile i contorni del buco che dovete chiudere, poi, appoggiate sul foro un pezzo di carta bianca e premete il più possibile con le dita sui contorni in modo che i bordi dello scavo restino impressi sul foglio; ritagliate la sagoma di carta ed appoggiatela sul pezzo di legno che avete deciso di usare per fare il tassello (l’ideale sarebbe un pezzo di legno vecchio dello stesso tipo, in alternativa potete procurarvi un pezzo di legno nuovo, ricordate però far corrispondere la venatura)
il pezzo di legno da inserire deve essere leggermente più grande e più spesso del foro dove dovete inserirlo, prima di mettere la colla (sempre vinilica) provate il pezzo e rettificatelo con la raspa fino a farlo entrare nel buco.
Una volta incollato, con un morsetto, tenetelo ben pressato. A questo proposito vi suggerisco di utilizzare un asse di legno tra il morsetto e il pezzo incollato, in modo che sul mobile non restino schiacciatura del morsetto.

Quando sarà ben asciugato dovrete piallare l’eventuale eccedenza e carteggiare.
  

Carteggiatura

La carteggiatura deve essere fatta prima con carta più ruvida (120/150), poi si va ad utilizzare la carta sempre più fine (240) per poi arrivare a quella molto fine (400). Carteggiate sempre seguendo il verso del legno.

PULITURA DEL MOBILE

Come pulire il mobile

Dopo aver fatto il trattamento antitarlo sarà necessario pulire il mobile, se è ricoperto da molti strati di vernice sarà necessario sverniciarlo, per fare ciò dovrete usare uno sverniciatore chimico (potete trovarlo nei colorifici o nei negozi specializzati) sul barattolo troverete tutte le istruzioni per l'uso.
Tenete presente che, prima di proseguire con il restauro, i mobili devono essere perfettamente asciutti (occorreranno alcuni giorni, dipende dal tempo e dal grado di umidità) 

Tenete presente che, prima di proseguire con il restauro, i mobili devono essere perfettamente asciutti (occorreranno alcuni giorni, dipende dal tempo e dal grado di umidità) 
Se invece si tratta di vecchi mobili trattati a cera e lucidature a gomma lacca, potete usare un metodo molto più economico e meno invasivo.
Cominciamo con l'elenco degli "ingredienti":
- una scatola di bicarbonato solvay
- acqua calda
- una spugna
- una spazzola di saggina

PROCEDEIMENTO
Riempite una bacinella di acqua calda ed aggiungete una buona dose di bicarbonato, una volta sciolto potete stendere il prodotto sui mobili con la spugna, (io di solito prima di stendere acqua e bicarbonato bagno bene il mobile con la canna dell'acqua); fatto ciò prendete la spugna di saggina e strofinate con vigore tutto il mobile.
Questo metodo è ottimo e  ha il pregio di conservare la patina dei mobili.

COME ELIMINARE I TARLI

In questo post vi spiegherò come eliminare i tarli dai mobili con poca spesa.

La prima cosa da fare è procurarsi tutto il necessario, se si tratta di mobili poco infestati, sarà sufficiente un antitarlo chimico (si può acquistare nei colorifici o nei negozi specializzati), con una siringa si spruzza il liquido nei fori dei tarli e si chiudono subito i forellini con apposita cera (bastoncini di cera che potete trovare, in vari colori, nei negozi specializzati in restauro o nei negozi cinesi, loro hanno tutto!!)

Se invece il mobile in questione è molto infestato dovete fare una "camera a gas".
Per fare ciò vi dovete procurare: alcol 95°- canfora in pezzi - fogli di plastica trasparenti (tanti da contenere il mobile che dobbiamo risanare) - nastro adesivo da imballaggio (quello marrone alto).
Prendete un bicchiere di vetro, mettete la canfora e versateci sopra l'alcol fino a coprirla, ponete il bicchiere sotto al mobile, che avrete già posizionato sul foglio di plastica e chiudete ermeticamente aiutandovi con il nastro da imballaggio (deve proprio essere sigillato), lasciate il tutto in luogo areato (ma al riparo da eventuali piogge) per almeno 15 giorni.
L'alcol scioglierà la canfora, che, evaporando emanerà gas venefici che uccideranno i tarli, questo metodo non è invasivo per i mobili e può essere utilizzato anche con mobili che non necessitano di restauro.
Per avere un effetto ancora più "velenoso" potete anche spennellare i mobili con antitarlo chimico e poi chiuderli nella camera a gas con alcol e canfora (naturalmente, se il mobile non deve essere restaurato informatevi che l'antitarlo sia del tipo che non rovini la cera del mobile altrimenti dovrete ricerarlo!)

COSA SONO I TARLI

I tarli del legno

Per prima cosa bisogna eliminare i tarli, che sono insetti xilofagi che si nutrono di legno, le speci che interessano a noi sono 3: coleotteri, imenotteri,  isotteri.
Il ciclo di vita di questi insetti dura  anche diversi anni, al termine dei quali (di solito in primavera ed in autunno), l'insetto ormai adulto esce all'esterno.


La presenza del tarlo viene denunciata da piccoli cumuli di polvere che improvvisamente fanno la loro comparsa sul pavimento sotto al mobile o all'interno di questo.  Se diamo un'occhiata nella presumibile direzione dove possiamo aspettarci il foro, non tarderemo a scoprirlo. I fori di uscita degli insetti xilofagi sono molto evidenti: quelli recenti hanno il profilo chiaro in quanto sono stati praticati da poco. Se vediamo fori dal profilo scuro, o parzialmente chiusi da cera, possiamo considerarli tranquillamente fori praticati da un passaggio di qualche tarlo lontano nel tempo, ma non per questo devono essere trascurati. I danni che il tarlo può causare, vanno da pochi forellini sparsi qua e la senza pregiudicare  la stabilità del mobile, a vere e proprie asportazioni di materiale che può portare allo sgretolamento  di intere parti.

RESTAURARE UN MOBILE: COSA FARE COME PRIMA COSA

La prima cosa da fare quando si inizia un lavoro di restauro di un  vecchio  mobile e togliere tutte le  cerniere , le serrature e gli even...